Pollino Geopark - GEOSINIS

Dott. Geol. Domenico MARINO
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Pollino Geopark

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GEOPARCO DEL POLLINO
Il Parco nazionale del Pollino è stato istituito nel 1988, la perimetrazione provvisoria è del 1990, così come le misure di salvaguardia. Tra gli anni 1993 e 1994 si sono insediati gli organismi amministrativi e tecnici: presidenza, consiglio di amministrazione e direzione. La sede dell'ente Parco è ubicata in Rotonda (PZ).
Con i suoi 192.565 ettari, di cui 88.650 nel versante della Basilicata e 103.915 in quello della Calabria, è il parco naturale più grande d'Italia. Si estende al confine geografico e amministrativo tra le Regioni Calabria e Basilicata.
I comuni in territorio lucano sono:
Calvera, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Castelsaraceno, Castronuovo di Sant'Andrea, Carbone, Cersosimo, Chiaromonte, Episcopia, Fardella, Francavilla in Sinni, Latronico, Lauria, Noepoli,Rotonda, San Costantino Albanese, San Giorgio Lucano, Valsinni,San Paolo Albanese, San Severino Lucano, Senise, Teana,Terranova di Pollino, Viggianello.
I comuni in territorio calabro sono:
Acquaformosa, Aieta, Alessandria del Carretto, Belvedere Marittimo, Buonvicino, Civita, Castrovillari, Cerchiara di Calabria, Francavilla Marittima, Frascineto, Grisolia, Laino Borgo, Laino Castello, Lungro,Maierà, Morano Calabro, Mormanno, Mottafollone, Orsomarso, Papasidero, Plataci, Saracena, Praia a Mare, San Basile, San Donato di Ninea, Sangineto, San Lorenzo Bellizzi, San Sosti, Sant'Agata di Esaro, Santa Domenica Talao, Tortora,Verbicaro.
Il versante lucano del Parco è suddiviso in quattro vallate principali: la Valle del Mercure, la Valle del Frido, la Valle del Sarmento e la Valle del Sinni. Appartengono al territorio calabrese la Valle del Raganello e la Valle del Coscile.
L'emblema del parco è il pino loricato (Pinus heldreichii), specie rarissima in Italia, presente in altre stazioni fitoclimatiche delle montagne balcaniche e greche.
All'interno della valle del Mercure, in territorio di Rotonda, sono stati ritrovati interessanti reperti paleontologici: Elephas antiquus, Hippopotamus major.
Principali corsi d’acqua
· Sinni (97 km)
· Lao (64 km)
· Coscile (49 km)
· Esaro (44 km)
· Sarmento (36 km)
· Raganello (32 km)
· Frido (25 km)
· Saraceno (25 km)
· Abatemarco (20 km)
· Rosa (19 km)
· Argentino (19 km)
· Peschiera (17 km)
Vette principali
· Serra Dolcedorme (2267 m)
· Monte Pollino (2248 m)
· Serra del Prete (2181 m)
· Serra delle Ciavole (2127 m)
· Serra di Crispo (2053 m)
· Cozzo del Pellegrino (1987 m)
· Monte La Mula (1935 m)
· Coppola di Paola (1919 m)
· Monte Alpi (1900 m)
· Monte Caramolo (1827 m)
· La Montea (1825 m)
· Monte La Caccia (1744 m)
· Monte Sparviere (1713 m)
· Timpa Falconara (1656 m)
· Monte La Spina (1652 m)
· Timpa di San Lorenzo (1650 m)
· Monte Palanuda (1632 m)
· Monte Zaccana (1580 m)
· Monte Cerviero (1450 m)
· Monte Sellaro (1439 m)
Il Parco prende il suo nome dal Massiccio del Pollino. Nel 2015 è divenuto patrimonio dell'UNESCO.
Nel Parco Nazionale del Poillino fra paesaggi meravigliosi, i monumenti e le tradizioni unite ad un innato spirito di accoglienza che ha sempre contraddistinto le sue popolazioni,il territorio è in grado di trasmettere ai visitatori nuove esperienze ed un grande senso di familiarità e integrazione.
Il Parco Nazionale del Pollino gode di una notevole e pregevole Geodiversità per aspetti geologico-strutturali, geomorfologici, idrogeologici, paleontologici che sintetizzano una storia geologica di milioni di anni durante la quale si è edificata l'attuale Catena Appenninica attraverso la sovrapposizione di corpi rocciosi provenienti da differenti aree paleogeografiche.
Il Territorio del Parco ospita culture ed etnie diverse che in piccoli borghi medievali tra monumenti artistici ed architettonici, prodotti agricoli ed enogastronomici ne arricchiscono la storia e le tradizioni. Le pregevoli risorse antropiche e naturali ravvivate da una variegata popolazione di specie vegetali e animali si integrano fra paesaggi mozzafiato in grado di allietare i vistatori durante viaggi emozionanti tra forme carsiche, forme glaciali relitte, rocce dall'aspetto unico raccontate da una storia geologica di non facile lettura e interpretazione.
Basti pensare alle rocce della Suite Ofiolitica che milioni di anni fa dai fondali del lontano Oceano della Tetide sono state spinte verso Oriente da immense forze tettoniche ed oggi si ritrovano immerse in paesaggi articolati da una morfologia dolce e terreni fragili disturbati da estese frane.
Verso Nord ai confini del Parco si scende tra le valli del Fiume Sinni e dei suoi affluenti sui cui versanti affiorano i depositi silico-clastici del Bacino di Sant'Arcangelo di orgine tettonica ancora oggi oggetto di numerosi studi e scenario di diversificati paleoambienti di sedimentazione.
In un autentico museo all'aperto tra paesaggi attraenti ed incontaminati affiorano molteplici siti di interesse geologico (Geositi) ciascuno dei quali registra gli eventi sedimentari e tettonici che hanno interessato la formazione geologica di appartenenza durante le passate Ere geologiche.
La Mappa Geoturistica Vi guida in un viaggio tanto stimolante quanto gradevole attraverso i paesi ed i numerosi monumenti antropici e naturali del Parco Nazionale del Pollino.
Dott. Geol. Domenico MARINO - P.iva 01571350766
V.le G. Amendola n° 75 - 85038 Senise (PZ)
Tel/fax: 0973.585675 - Cell. 320.1731653
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